I bonus del 50 e 65% fanno crescere l’offerta di mutui per ristrutturare: sono passati dal 4 al 6% del totale
Investire sulla propria casa: rinnovarla, migliorarne l’aspetto, renderla energicamente efficiente.
E approfittare dei bonus fiscali del 50 e il 65% su spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Che, a meno di sorprese nell’iter parlamentare, saranno prorogati a tutto il 2014 (e in misura ridotta rispettivamente al 40% e al 50% anche nel 2015) dalla legge di Stabilità.
Dall’ultimo Osservatorio sull’efficienza energetica commissionato da Domotecnica (sondaggio Ispo) emerge che una famiglia su quattro sarebbe disposta a pensare a interventi sull’immobile solo se le banche presentassero uno strumento finanziario dedicato. Le banche si sono però mosse, proponendo nuovi prodotti per soddisfare quella larga fetta di famiglie costrette al «vorrei ma non posso».
«I mutui per ristrutturare casa hanno aumentato il loro peso e sul totale dell’erogato – spiega Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline – passando al 6% dal 4% dello scorso anno, mentre le richieste continuano a crescere. L’offerta è variegata, ma la maggior parte degli istituti non si attiva per importi al di sotto dei 50mila euro. Se la spesa è più contenuta, diciamo sui 20-30mila euro, è più facile ricorrere al prestito». Entro questa cifra, considerati gli interessi da pagare sul finanziamento, lo sconto offerto dagli incentivi fiscali è comunque vantaggioso. Ma di certo lo è ancor più se si ricorre al mutuo, che ha tassi di interesse inferiori rispetto al prestito, perché garantito da un’ipoteca sull’immobile. Non solo: se si tratta di ristrutturare l’abitazione principale, gli interessi sono detraibili dalle tasse al 19%, su un massimo di 2.582,28 euro annui. Un ulteriore incentivo, di cui tener conto se si ha in progetto di rivalutare il proprio immobile.