Mai più avanzi al ristorante: è mania per la “doggy bag”

MILANO – Più di un italiano su tre (36%) non lascia alcun avanzo al ristorante o in pizzeria, ma crescono addirittura del 54% nell’ultimo anno quelli che se ne vanno portando via i resti della tavola con la classica “doggy bag”, che è stata per lungo tempo un vero tabù per i connazionali. E’ quanto emerge dall’indagine sui comportamenti degli italiani a tavola nel tempo della crisi, presentata a Brescia nell’ambito dell’iniziative per l’Expo all’interno del farmers market di Campagna Amica.

Mentre in tempi di “vacche grasse” si ordinava l’antipasto, il primo, il secondo con il contorno e il dolce, oggi – precisa la Coldiretti – la scelta è più motivata e più misurata. Meglio un antipasto e un primo o un antipasto e il secondo o, infine, un antipasto e una pizza per degustare adeguatamente, e senza spendere troppo, le prelibatezze gastronomiche offerta dal ristorante. Una situazione di difficoltà che sembra far cadere anche quel filo di “vergogna” nel chiedere di preparare il classico sacchetto per portare a casa gli avanzi del pasto per il giorno dopo: quasi uno su cinque (il 17%) ha chiesto di farlo con un aumento del 54% nell’ultimo anno. Si tratta ancora di una minoranza che però con la crisi è stata contagiata – continua la Coldiretti – da un tendenza molto affermata in altri Paesi. La tendenza a finire quanto viene servito a tavola, insieme al diffondersi del sacchetto degli avanzi, è anche un segno di maggiore responsabilità degli italiani nei confronti dello spreco di cibo.

E’ forse questo uno degli aspetti positivi della crisi economica in una situazione in cui ogni persona in Italia ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno. Si tratta – sostiene la Coldiretti – di un risparmio considerevole se si considera che, anche se in calo, sono comunque 17 milioni le persone che cenano fuori per una spesa di 28 miliardi mentre sono 12 milioni quelli che pranzano fuori per una spesa di 14,7 miliardi, secondo la Fipe. I comportamenti degli italiani al ristorante o in pizzeria sono coerenti con quanto avviene nelle case. Con la crisi infatti si registra una storica inversione di tendenza,

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2014/02/22/news/mai_pi_avanzi_al_ristorante_mania_per_la_doggy_bag-79328050/con quasi tre italiani su quattro (73%) che hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia, in particolare, che il 45% degli italiani ha ridotto gli sprechi e il 28% li ha addirittura annullati mentre una percentuale del 26% non ha cambiato il proprio comportamento.