Lombardia: ‘La nuova legge regionale si avvicina all’obbiettivo slot zero’
L’associazione As.tro denuncia la scomparsa delle sole slot machine legali in Lombardia. “A seguito dell’entrata in vigore della legge regionale– afferma l’associazione degli operatori del gioco lecito – la Regione Lombardia ha modificato la precedente legge n. 8/2013, disponendo l’avvio di un percorso di rimozione forzata del gioco lecito dal territorio”.
Secondo As.tro, in particolare, “lo ‘sfratto’ ai congegni leciti per il gioco a premio viene attuato introducendo un triplice ordine di nuove disposizioni. Il primo ‘livello’ attiene al contrasto alla presenza ‘fisica’ dei congegni, sebbene installati prima della delibera regionale del gennaio 2014, a mezzo della quale si identificavano le distanze e i luoghi sensibili da tutelare tramite il distanziometro metrico: nei locali con più di 3 slot, infatti, i congegni dovranno sostare in un’area identificata e dedicata sottratta al libero accesso dell’utenza, il cui ingresso deve poter avvenire previa autorizzazione del titolare del locale. Il secondo ‘livello’ attiene all’abrogazione del concetto di ‘nuova collocazione di apparecchi’, a favore del nuovo principio della ‘mera installazione successiva al gennaio 2014’, rendendo così impossibile per un bar o una tabaccheria (che cambi gestione) proseguire nell’attività di esercizio delle slot. Il terzo livello è quello della ‘equiparazione’ tra nuova istallazione e nuovo rapporto contrattuale di rete: in pratica al mutare delle ‘slot’ per motivi diversi dal ricambio per guasto, ‘il nuovo’ apparecchio collegato ad un diverso circuito di rete diventa automaticamente vietato, sebbene il locale abbia l’autorizzazione risalente alla notte dei tempi. In virtù della ‘tempistica’ di ricambio della titolarità delle gestioni dei locali, e della conseguente ‘turnazione’ degli operatori nell’ambito dei locali stessi, l’obiettivo ‘slot (lecite) zero’ potrà essere ottenuto entro 12-18 mesi, con un prevedibile ‘ammanco’ di introiti erariali (a regime) di circa 900 milioni di euro. La legge è stata pubblicata nel Burl dell’8 maggio 2015 e quindi entra in vigore dopo 15 giorni da detta data, per espressa previsione dello statuto regionale. Le operazioni commerciali/amministrative in corso che dovessero concludersi prima di tale data non possono quindi essere attratte dall’ambito di competenza del nuovo disposto legislativo”, conclude l’associazione.